La produttività è polarizzata ad Oriente

 

Sul perché la produttività sia polarizzata 
ad Oriente, sul declino della stessa in Occidente
Genesi e Conseguenze


Nel precedente articolo (che potete qui trovare), si è trattato del perché sia sempre più crescente il divario tra gli alti dirigenti delle aziende, in particolare il CEO (o AD) ed il CFO (o direttore finanziario), ed il ceto operaio/impiegatizio 

Qui invece analizziamo del perché, in Occidente, si registri, da circa trenta anni, una grande difficoltà nell'incrementare la produttività delle aziende

I due fenomeni sono strettamente correlati: l'evoluzione tecnologica, infatti, non è stata sinora in grado di intervenire in modo significativo nell'aumentare la produttività dei lavori impiegatizi o, più in genere, nell'ambito dei servizi, laddove l'economia occidentale si è andata concentrando a seguito del processo di outsourcing e far-sharing (in Italiano, di delocalizzazione) della produzione

Quindi, mentre l'Oriente ha avuto modo di sfruttare pienamente i vantaggi tecnologici che, applicati alla produzione, hanno visto un costante miglioramento della produttività del singolo lavoratore e della azienda in genere; in Occidente questa evoluzione ha avuto meno impatto, o si è concentrata laddove sono rimaste delle attività produttive, si pensi, ad esempio, al settore automobilistico in Germania 

L'enigma della mancata produttività occidentale si spiega così: le attività per le quali la tecnologia ha consentito un netto miglioramento della produzione, in termini di quantità e di qualità, sono le medesime attività che l'Occidente ha cessato si svolgere, in primis a seguito dell'ingresso della Cina nel WTO (organizzazione mondiale del commercio) e sua successiva evoluzione a fabbrica nel mondo 

Nel prossimo futuro è molto dubbio che tecnologie che abbiano un forte impatto sul settore di servizi, nella sua interezza, vengano sviluppate: questo continuerà a minare il potere contrattuale ed il ruolo dei lavoratori nelle società occidentali; altresì la crisi energetica ridurrà l'estensione delle realtà produttive rimaste (almeno in Unione Europea), andando ulteriormente ad erodere le aree dove la produttività sarebbe potuta crescere (per approfondimenti su questo tema, vi rimando al seguente articolo)

I principali cambiamenti nello status del lavoratore avverranno probabilmente a seguito del maggior ruolo che gli Stati, in Europa, assumeranno come imprenditori, diretti o indiretti, nelle aziende strategiche, unico modo che avrà l'unione per gestire la crisi energetica e gli ulteriori effetti indotti dal conflitto Russo-Ucraino; in questa ottica il lavoratore avrà un duplice ruolo di impiegato/cittadino ed il suo peso politico avrà più effetto delle sue, ridotte, capacità di negoziazione, correlate ad una capacità produttiva sempre più decrescente 










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