Crisi Energetica: quello che vi è da sapere (trattato in modo chiaro ed accessibile) - parte I: Genesi

 


L'Europa si appresta a fronteggiare la più grave crisi energetica 
della sua storia contemporanea 
(che potrebbe rivaleggiare o superare quella del 73-74)

La Genesi della crisi


La crisi energetica che sta colpendo il mondo e, in particolare, l'Europa, rappresenta sicuramente il più grande episodio di scarsità di energia dagli anni 70; il coincidere della crisi con la campagna elettorale rende più complesso distinguere gli aspetti fattuali di questa dal rumore indotto dalla propaganda di partito: analizziamo quindi in modo puntuale da dove viene la crisi, in quale stato si trova e quali potranno essere le sue evoluzioni 

In questa prima parte ci concentriamo sulla genesi della crisi 

Genesi della Crisi 

Per comprendere appieno la crisi in essere, è opportuno analizzare la sua genesi storica; di particolare rilievo sono due elementi:

Il primo - la speciale relazione Germano-Russa: il rapporto preferenziale che la Germania ha avuto con la Russia. Sebbene possa sembrare strano, data la brutalità degli scontri tra Russia e Germania nella Seconda Guerra Mondiale, le due nazioni sono riuscite piuttosto rapidamente a superare i rancori reciproci ed ad instaurare relazioni diplomatiche e commerciali, che hanno portato, nel 1970, alla firma dell'accordo per la realizzazione del primo gasdotto che avrebbe rifornito la Germania prima, l'Europa poi, di gas Russo 

La relazione preferenziale della Germania con la Russia si è, con il tempo, intensificata ed è divenuta una relazione a livello europeo. Tra i principali attori di questa crescita, Merkel e Putin, che, grazie al gas, ha permesso all'economia Russa una crescita che si è contrapposta al tracollo dei precedenti anni, segnati dal crollo dell'URSS

La Germania è riuscita a far passare la propria linea, in Europa, che vedeva la Russia come un partner stabile, affidabile ed in grado di garantire afflussi di gas crescenti ed a prezzi ottimali verso l'Europa; sconfiggendo la proposta di un approvvigionamento mediterraneo, visto troppo pericoloso per l'instabilità geopolitica dei paesi coinvolti; ha pesato anche il ruolo della Germania come principale potenza economica e manifatturiera dell'Unione Europea 

Il secondo - die Energiewende, ovvero la transizione energetica in chiave tedesca: in Europa, e specialmente in Germania, la fine degli anni 90 ha visto il crescere di una forte sensibilità al problema dell'innalzamento delle temperature, con una maggiore pressione sociale e sensibilità politica volta a limitare la produzione di CO2. Questo a portato a definire, in passi successivi, le regole per un mercato elettrico volte ad agevolare una crescente produzione endogena (interna all'Europa) e verde. Tale produzione sarebbe stata incentivata e finanziata grazie alla possibilità di attingere energia, in forma di gas, dalla Russia, con prezzi certi e concorrenziali e la stabilità richiesta da una operazione del genere 

I due elementi, supportandosi vicendevolmente, hanno mostrato negli anni la capacità di fornire all'Europa, in particolare alla Germania, all'Austria, all'Italia, energia ad un prezzo concorrenziale ed a incrementare la produzione di elettricità da fonti rinnovabili:


Il progresso può sembrare modesto, ma coinvolge tutta l'Europa; 



nel caso della Germania, il progresso diviene più marcato 


il tutto con una stabilità dei prezzi energetici (correlati al prezzo del gas)
davvero notevole

Come si nota, il progetto Europeo a guida tedesca sembrava andare a gonfio vele; non solo per l'EU, ma anche per il suo partner energetico, la Russia, guidata, in tutto il periodo, da Putin:




Tutto sembrava andare per il meglio, che cosa sarebbe potuto accadere? 

Lo vedremo nella prossima parte: segnali di pericolo, disponibile qui

Vi ringrazio per il tempo che avete dedicato a leggermi, 

A presto, 

Ucria 










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