Terraformattazione - Parte I

Di come soluzioni locali siano del tutto inefficaci per problemi globali Ovvero Contro il lavaggio verde (green-washing) e per un ingegneria planetaria 


Più leggo e studio e più mi convinco che l'attuale approccio per gestire l'incremento della temperatura del pianeta attraverso una riduzione colossale delle emissioni di gas serra (CO2, ma anche metano) non abbia alcuna possibilità di funzionare. 

Per due motivi 

Il primo: il problema dei gas serra impatta tutto il mondo e siamo ancora lontani dalla possibilità di operare coerentemente su scala planetaria (come nel futuro dipinto da Star Trek). 

Per ogni idea che viene teorizzata per ridurre la produzione di gas serra (leggevo oggi di mettere speciali maschere alle mucche per catturare l'emissione di metano che proviene dalla loro digestione di ruminanti) vi è una qualche realtà che crea gli stessi gas che cresce senza controllo: produzione di energia ad uso di Cryptovalute, nuove fabbriche e miniere, maggiori necessità elettrica causa automazione ed industrializzazione dei paesi emergenti. L'elenco potrebbe essere infinito. 

L'ipocrisia e l'assurda vanità occidentale ci fanno credere che aderendo ai principi di un'economia verde salveremo il mondo. 

Gli Europei sono meno del 10% della popolazione mondiale. Anche se annullassero la produzione dei gas serra oggi, questo impatterebbe assai poco sul futuro climatico del pianeta. 

E l'India, giusto per citare un contro-esempio, ha fatto vaghe affermazioni su propositi ancor più vaghi per il 2070.

Il 2070 potrebbe essere troppo tardi 

Nota a latere: i gas serra immessi nell'atmosfera continueranno a svolgere la loro funzione di, beh, appunto "serra" anche quando, se mai, smetteremo di produrli. Questo vuol dire che non solo che dovremo non produrre più gas serra, ma dovremo trovare il modo di ricatturare tutto quello che, in surplus, abbiamo prodotto. Ne consegue che:

Il 2070 potrebbe essere troppo tardi, ma è comunque una data ottimistica 

Il secondo: il migliore predittore del comportamento umano futuro è il comportamento umano passato (per questo, oltre ad altri motivi di elevazione della propria persona, studiare le guerre puniche è importante anche per fisici, ingegneri e matematici). 

Il recente comportamento umano, recentissimo, ci dice che verrà fatto "whatever it takes", o, nella mia lingua prediletta, tutto ciò che è necessario per garantire la sostenibilità economica delle economie planetarie che contano.

In quel tutto ciò che è necessario sono contenute tante possibili azioni. Tra queste: riaprire le centrali a carbone, rallentare la conversione all'elettrico e all'ibrido, qualsiasi cosa. 

Perché per sostenere i costi della transizione verde, servono soldi ed i soldi sono prodotti dalle economie che funzionano. E le economie che funzionano producono molti gas serra. 

Quindi serve un'equilibrio. E gli equilibri si mantengono operando trasformazioni lente nel tempo. 

Il 2070 potrebbe essere troppo tardi, ma è comunque una data ottimistica, fin troppo ottimistica

Abbiamo quindi due possibilità:

  • Sperare. Sperare che gli studi che prevedono un innalzamento drammatico della temperatura media planetaria siano errati. E sperare che vada tutto bene. Che i depositi di metano in forma di idrati non si gassifichino e tornino in superficie. Che il livello del mare non salga. Insomma, dobbiamo sperare molto

Oppure

  • Agire: qualora riteniate che ciò che vi è da sperare sia eccessivo e stare con le mani in mano non faccia parte della vostra natura, potremmo decidere di agire. Agire affiancando al tentativo di ridurre le emissioni di gas serra, delle tecnologie di terraformattazione che ci permettano di prendere più tempo. 




Terraformattazione: questa parola nasce come insieme delle attività di ingegneria su scala planetaria per rendere simile alla terra (terra formare) un pianeta inospitale alla vita, come, ad esempio, lo è Marte 

Dato che abbiamo studiato e in parte sperimentato queste tecnologie, perché non applicarle alla Terra stessa? il loro uso ci permetterebbe di guadagnare decenni, se non secoli, di tempo. 

  • Di salvare milioni di vite umane 
  • Di salvare milioni di specie animali e floreali, tra le quali, ad esempio, orsi polari ma anche i molto amati, gastronomicamente, frutti di mare 
  • Di evitare disastrose migrazioni di massa 
  • Di salvare ghiacciai, cime innevate, barriere coralline 

Il tutto senza distruggere l'economia internazionale e ad un prezzo contenuto 

Vi sembra una soluzione interessante? Vi sembra che potrebbe essere importante per il nostro futuro come specie?

Se sì, nella prossima puntata, che trovate qui, parleremo di quali sono queste tecnologie, e di come si applicano

Vi ringrazio per il tempo che avete dedicato a leggere le mie parole, 

Se qualcosa non fosse chiaro, non esitate a commentare 

Ucria 
















Commenti

Post popolari in questo blog

Estinzione III - Perché le macchine NON ci salveranno