La Von Der Leyen ha scritto (in vista dell'incontro del 9 Settembre): un'analisi della sua strategia
Inimicizia tra Europa e Russia
E non molto altro
Un'analisi delle parole di Ursula von der Leyen in vista del meeting energetico europeo
d'urgenza del 9 settembre
In vista dell'incontro speciale dell'UE per la crisi energetica del 9 Settembre 2022, Ursula Von Der Leyen ha anticipato le direttrici della strategia anti-crisi
Vediamone gli elementi chiave
in primis, l'annuncio viene contestualizzato come una prova di forza tra l'Europa e la Russia; prova dalla quale, secondo la Von Der Leyen, l'Europa risulterà vincitrice;
un tale incipit lascia trasparire una forte preoccupazione della presidentessa della commissione europea: di fatto l'UE si appresta di lavorare in condizioni di inimicizia (i.e. guerra fredda), così come teorizzata dal Carl Schmitt
L'Europa e la Russia assumono una mutuale relazione di inimicizia
Vediamo adesso i punti proposti dall'agenda Von der Leyen:
Il primo punto (Reduce electricity demand - peaks) riguarda la necessità di ridurre i consumi di energia; non è ancora chiaro però come si intenda farlo. Improbabile che l'Unione trovi su questo un
punto di incontro, tra paesi industrializzati (Germania ed Italia, ad esempio) e paesi orientati ai servizi (Olanda, Lussemburg, ad esempio)
Probabile dunque che rimanga un punto privo di una implementazione e dunque, di fatto, privo di effetti sostanziali. Ne consegue un permanere elevato della domanda di energia europea ed un conseguente aumento (o mantenimento a livelli elevati) dei prezzi del gas
Tetto al prezzo del gas russo (Price cap on Russian pipeline gas): essendo al momento sostanzialmente nulla l'importazione di gas russo, la misura ha più carattere politico che economico, ma potrebbe avere una sua utilità nel lungo periodo,se la Russia si trovasse costretta a vendere nuovamente il suo gas all'Europa
Aiutare famiglie ed imprese vulnerabili con gli introiti delle compagnie energetiche (Help vulnerable consumers & businesses with revenue from the energy sector): in primis si noti l'uso della parola revenues e non margin (ovvero ricavi e non utili);ritengo che si tratti di un abuso di linguaggio; ci si riferisce alla volontà di tassare gli extraprofitti per una descrizione di cosa sono, si rimanda qui.
Sulla loro efficacia, si dovrebbe tenere di conto la difficoltà che l'amministrazione Draghi sta avendo nel recuperare questi introiti (1mld vs 10mld previsti); l'esperienza italiana potrà essere utile nel fornire un riscontro sulla viabilità pratica dell'intervento, che sembra essere molto bassa
Supporto ai produttori di elettricità in difficoltà (Enable support to electricity producers facing liquidity challenges linked to volatility): questa direttrice sembra scritta appositamente per le aziende tedesche, le più in difficoltà dati i rapporti strutturali che esse avevano con Gazprom e Mosca
Nel complesso, le parole della Von Der Layen non sembrano indirizzare a interventi che possano avere un effetto strutturale (o anche solo mitigatorio) della crisi;le prospettive in vista del vertice del 9 Settembre sono al momento piuttosto negative, soprattutto se alle parole della Von der Leyen affianchiamo gli interventi unilaterali che Germania, Italia, Svezia, Francia, Finlandia stanno già mettendo in campo
Resto a vostra disposizione per ogni eventuale chiarimento o approfondimento,
Ucria
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