Volare, oh, oh; inquinare, oh, oh, oh

 Ovvero siamo disposti a rinunciare al viaggio low cost per diminuire la CO2 prodotta e salvare questo nostro mondo malato?

 

Sto leggendo l’ultimo libro di Gates, how to avoid a climate disaster, scritto prima che le sue vicende personali con la moglie Melinda esplodessero. 

 

Sono ancora all’inizio del libro, pertanto non vi parlerò del volume, ma di una riflessione che già queste poche pagine mi hanno suscitato. 

 

Allo stato attuale volare è una delle attività che produce più densità di inquinamento responsabile per l’effetto serra, causa primaria del climate change. 

 

Pertanto, sarebbe logico, data anche la presenza di tecnologie che possono, da un punto di vista meramente comunicativo, mitigare l’esperienza del viaggio, ridurre il più possibile i voli. 

 

Invece siamo qui a salvare ALITALIA e, da quel poco che frequento i giovani, mi sembra di capire che il viaggiare costituisca per loro l’esperienza più importante. 

 

Se il viaggio è sempre stato un elemento formativo per la giovane umanità, la creazione dei voli low cost ha permesso di spostarsi per il mondo ad un modo impensabile alla classe media europea. 

 

Ora, dato che sono gli stessi giovani che partecipano ai Friday for future, la domanda è: se c’è da scegliere tra il futuro del pianeta ed il presente delle vostre vacanze aeree, voi cosa scegliete?

 


La risposta è ovvia, ma sono le 5 del pomeriggio e amo seminare un po’ di zizzania prima del the. 

 

A presto, 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

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