Vamos Alla Playa

Ovvero: se adesso tutti dicono che è stata sbagliata la politica in Afghanistan, la mia domanda è: ma poteva essercene una, almeno una, di politica adeguata?

 

Leggendo i giornali stamattina, sia quelli odierni che quelli di ieri, è evidente come la principale narrativa in relazione all’Afghanistan da parte degli ammerigani sia: il problema non è stata l’occupazione in sé ma la modalità di gestione della stessa, che non ha consentito, nei tempi possibili, la creazione della coscienza di una nazione afghana di stampo occidentale. 

 

Ora, io non ho idea di quanto tempo gli ammerigani1 volessero restare, ma conoscendo anche sommariamente il modello antropologico culturale delle tribù che popolano l’Afghanistan, tale operazione di rivoluzione del loro modello culturale avrebbe richiesto probabilmente secoli. E questa è solo in parte un’iperbole; vi è la concreta possibilità che un gruppo umano basato sui clan non riesca, se non tramite processi forzati, a passare al concetto di nazione così come concepito da noi occidentali. 

 

Come delineato dall’eccellente Fabbri2, la rapida implosione dell’Afghanistan è stata dovuta al supporto o almeno al riconoscimento che le tribù indigene hanno dato ai talebani. 

 

Le persone disperate che vediamo in fila agli aeroporti, così simili a noi, sono sostanzialmente degli alieni nella cultura afghana. Sono persone più occidentali che afghane, che hanno potuto vivere, formarsi o collaborare per lungo tempo con gli Occidentali; ed è per questo, tra l’altro, che vengono colpite. 

 

La guerra all’Afghanistan è una guerra nata per consentire al dolore ed all’odio di un paese, gli US of A, di esprimersi e, nel contempo, di fare un mucchio di soldi tramite contractors e società di mercenari.

 

Costruire la nuova società afghana non è mai stato nei piani negli USA o della UE; se non nella propaganda della narrativa di guerra. 

 

Cortesemente: meno propaganda e più playa, che è ancora estate

 



 

1Come mi hanno fatto notare più volte i miei amici dell’America centrale o meridionale, utilizzare la sineddoche americani per cittadini degli Stati Uniti di America è noioso. Pertanto, in questo blog, utilizzeremo il termine ammerigani per definire i cittadini degli Stati Uniti di America. Per chi volesse leggervi una nota negativa ricordo che Honi soit qui mal y pense.

 

2Dario Fabbri, Giornalista, consigliere scientifico e coordinatore America di Limes. Esperto di America e Medio Oriente.

 

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