Sulla spinta gentile

Ovvero come l’elefante, con pazienza, gentilezza e una buona dose di propaganda, riuscì a sodomizzare la formichina (o la maialina, come da immagine : ) )


Noto un uso sempre più frequente da parte dei governi occidentali di politiche e tecniche di comunicazione afferibili al concetto di Nudge, spesso tradotto in italiano con spinta gentile. 

 

Il concetto, che nasce nell’ambito degli studi dell’economia comportamentale, negli US of A, è, una volta compreso, abbastanza intuitivo: l’essere umano opporrò una forte resistenza a qualsiasi forma di obbligo, divieto assoluto, perché vedrà messa in pericolo la propria libertà. Inoltre, i sistemi normativi moderni rendono estremamente complesso il vietare tout court qualcosa, quindi, per un gruppo di resistenza, è abbastanza facile congiurare le energie legali per difendersi (e se il corpo leso è la magistratura non serve convocare un bel niente che tutto si sistema da sé : ) ).

 

Invece, se si incentiva un certo comportamento, mentre se ne disincentiva un altro, tutto si fa più sfumato, più opaco, più fumoso. L’azione legale è inibita. Inoltre, da studi sul campo svolti, in tali casi le persone tenderanno a scegliere la proposta di default. 

 

Se noterete sono sempre meno i divieti assoluti e sempre più i divieti molto circostanziati (e.g. è vietato fumare nei parchi, per accedere alle mense serve il green pass): questi sono esempi di nudge. Questo tipo di approccio, nel tempo, produce, per chi lo adotta, li stessi benefici in termini di raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma con una resistenza sociale estremamente ridotta. 

 

Noterete che, in relazione alla vaccinazione, alle prossime vaccinazioni, ed alla gestione del green pass, l’uso del nudge sarà massivo. 

 

Per approfondire vi consiglio il libro omonimo shorturl.at/cezA7

 



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