Inizia a fare un tantinello troppo caldo, troppo umido, troppo ventoso, troppo tutto

 Ovvero: se sei in un tunnel, e vedi una luce che ti viene incontro, è meglio che inizi a correre molto, molto velocemente figlio mio 


Questa estate 2021 verrà probabilmente considerata dagli storici come una delle prime manifestazioni degli effetti distruttivi del cosiddetto cambiamento climatico. 

I danni prodotti sia in termini di vita che, sopratutto, in termini economici sono elevati e richiederanno anni per essere riparati. 

Nel contempo si continuano a verificare danni per i quali, al momento, non risultano soluzioni noti: scioglimento dei ghiacciai, distruzione della barriera corallina e, più importante per la specie umana, l'avanzamento del fronte dei deserti. 

A questo dobbiamo aggiungere una serie di fenomeni che ancora NON si sono verificati ma se, QUALORA si verificassero, produrrebbero danni di una magnitudine difficilmente descrivibile e comprensibile. 

Mi riferisco, ad esempio, alla modifica delle correnti oceaniche, alla liberazione del metano immagazzinato nella tundra russa ed altri simili sciocchezzuole.

Ora, quello che mi da piena contezza del declino della civiltà umana, o della mai avvenuta elevazione della stessa, è l'approccio che si sta pensando per arginare, mitigare, un problema simile: con piani che prevedono obiettivi del tutto immaginifici per il 2030. 

Ora considerando l'aumento della popolazione mondiale, il fatto che tali accordi sono assai poco vincolanti ed infine che dubito che tutta l'umanità abbracci uno stile di vita minimalista, direi che la situazione nel 2030 sarà male. molto male. molto peggio di adesso, dove già ci troviamo in uno stato di cose gravemente compromesso.

Quello che mi fa dubitare sull'avvenuta evoluzione in qualsiasi forma della specie e della cultura umana e dei meccanismi di funzionamento del suo pensiero è che se qualcuno ti sta sparando, con proiettili veri, non elabori una strategia che forse tra dieci anni darà qualche frutto. agisci ora. subito. nell'immediato. 

La stessa cosa dovremmo fare con il cosiddetto climate change che, nella sostanza, si riduce ad un unico grande problema: l'aumento della temperatura del pianeta (e delle energia della quale esso dispone). 

Soluzione: iniziare immediatamente una campagna massiva di immissione di aerosol nell'aria per abbassare la temperatura media del pianeta di due gradi. Si potrebbe iniziare su aree limitate, poche abitate e con un bioma povero (deserti?) per vedere cosa accade e, ottenuti i modelli opportuni, iniziare un processo di aerosol terapia al pianeta subito. 

Problema risolto. Pianeta salvato. 

Peccato che l'Occidente non è in grado di partorire un'idea nuova da quasi mezzo secolo. E per Pechino possiamo vivere tutti in una gigantesca Dubai. 

Consiglio a Greta: inizia a mettere i soldi da parte per un grande, davvero grande condizionatore: che qui la situazione inizia a farsi incandescente. 


How Dare You - 10 Greta Thunberg Memes Of Climate Activism

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