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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Estinzione II - Un abisso profondo

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Perché il crollo demografico italiano è un fenomeno nuovo e inquietante nella sua immensità ovvero  di uno sguardo dentro l'abisso  La valutazione umana dei fenomeni nasce sovente dal confronto. La nostra mente elabora i potenziali scenari futuri facendo appello a situazioni simili occorse nel passato. Questo è uno dei motivi per i quali riteniamo così importante e ci appassiona lo studio della storia e del perché la saggezza è un tratto spesso associato con l'età. Quando però si verifica un fenomeno nuovo, la nostra mente ha difficoltà a capirlo. Quando analogie, comparazioni si rendono poco efficaci, se non impossibili, o anche svianti, rimaniamo perplessi e ci risulta difficile valutare effettivamente la realtà che abbiamo davanti, finendo spesso per ignorarla, nel bene, pensando che nulla accadrà, o nel male, chiudendoci in una cieca disperazione.  Il crollo demografico che l'Italia sta per sperimentare è un fenomeno nuovo. Completamente, radicalmente nuovo.  Per compre

Estinzione I - Ouverture - Il grande silenzio - Saggio sulla denatalità

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Ovvero di come l'Italia si estinguerà nei prossimi anni, non con un disperato grido, ma con un gemito flebile e del perché non se ne parla  Entro il 2100 la popolazione italiana sarà dimezzata. Sì, dimezzata. Guardate al vostro fianco ed immaginate che la persona seduta accanto a voi non ci sia, non ci sia mai stata.  E' quello che accadrà. Scegliete due città, di popolazione comparabile e cancellate una di esse. Evaporatela. Come se non fosse mai esistita.  Questo è il destino attuale dell'Italia.  Nella storia non si è mai visto un fenomeno di crisi demografica così grave: è qualcosa di nuovo. Inesplorato.  In questa serie di articoli esploreremo le cause, le conseguenze, l'ambito e le possibili scelte attorno a questa crisi che, sebbene poco dibattuta, avrà conseguenze di gran lunga superiori a quelle dell'innalzamento della temperatura, almeno per il nostro paese (e, come spesso accade, tra le due crisi vi sono punti di contatto). Ma allora, perché non si parla

E l'Occidente sta a guardare: il caso Peng Shuai

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Ovvero: dell'insostenibile peso dell'ipocrisia occidentale.  Ieri si è celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: si sono susseguiti sui media interventi, appelli, testimonianze con l'obbiettivo di sensibilizzare e fornire strumenti per ridurre questo terribile ed immondo problema.  Eppure Eppure poco o niente si è detto del caso di Peng Shuai, la stella del tennis cinese che, dopo un'accusa di stupro pubblicata su Weibo, un servizio di rete sociale simile a Twitter, è stato di fatto evaporata dal regime di Pechino.  Cancellata la sua identità digitale; poche, pochissime le apparizioni, virtuali, che sembravano tutte sorvegliate o comunque rilasciate da una persona la cui libertà è inesistente.  E l'Occidente resta a guardare: poche condanne, sull'Internet, qualche trafiletto, articolo.  Ma quello che conta, nella vita, sono i fatti, non le parole.  Ed al caso Peng Shuai non è seguito nessun fatto, laddove ve ne sarebbero potuti essere